giovedì 8 marzo 2012

AuguriAuguriAugù


Cristina Trivulzio di Belgioioso, una delle figure più affascinanti ed enigmatiche del Risorgimento italiano, è di certo fra le nonne della rivoluzione femminista. Nobile, colta, bella, intelligente, amica di politici e intellettuali, scrittori e artisti, partecipò attivamente, come patriota ed editrice di giornali rivoluzionari, ai movimenti e moti che portarono all'unificazione d'Italia, affermando nel contempo il ruolo attivo della donna nella società, in un periodo in cui, come scrive Arrigo Petacco, "alle donne era consentito al massimo confezionare coccarde tricolori".



Le lotte ante-litteram per l'affermazioni dei diritti della donna, portate avanti da esponenti del gentil sesso come la Belgioioso, hanno prodotto esemplari del genere Paola Severino, ministro guardasigilli del governo attuale, avvocato da 7 milioni di euro l'anno (ma ne paga 4 di tasse, il che sta a dire che deve tirare a campare con 3), o delle Fornero-Deaglios, rispettivamente mamma e figlioletta. La genitrice, ministro del Lavoro del suddetto governo, accingendosi ad emanare l'agognata riforma che renderà precarie tutte le generazioni a venire, ha pensato bene, con la compartecipazione del marito/babbo, di assicurare preventivamente alla pargola un posto fisso nell'università dove entrambi i genitori insegnano.

Core de mammà.

In attesa di affermazione, posto fisso, e del principe azzurro, invece, le pattuglie transnazionali delle Sfigate di Internet.
Auguri.

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